Se l'obiettivo che muove tutti i programmi del MUseoSElla è quello di aiutare le persone nella vita quotidiana, è necessario che, una volta costruite le fondamento (il museo), le attività escano dai muri della Collezione per abbracciare la collettività.
Il MUSEO DIFFUSO DI ARTE CONTEMPORANEA consiste quindi nella distribuzione di opere sul territorio, in contesti urbani e non. La Mater Dei di Giuliano Collina, per esempio, si trova in chiesa a Neviano degli Arduini e il San Giuseppe con il Bambino di Paolo Perotti nel cortile del Centro Diurno di Casa Bonaparte. Attualmente i principali nuclei di opere del Museo Diffuso si trovano proprio presso il Centro Diurno e gli ambulatori di Cà Bonaparte e presso le strutture pubbliche del capoluogo, Neviano degli Arduini, dalla Chiesa di Sant'Eufemia alla Biblioteca, dal Municipio agli ambulatori medici. Parallelamente, in collaborazione con Associazione Stay, Fuso.com, Pro Loco Scurano e Comune di Neviano, è nato anche un affascinante percorso di LAND ART presso l'Oasi Faunistica del MONTE FUSO, da non perdere!
Per rendere ancor più efficaci gli intenti, una riflessione di Augusto Vignali (tra gli artisti più eleganti che la città di Parma abbia mai avuto) ha portato all'istituzione del Progetto ARTE NELLE CASE, per il quale gli artisti professionisti del Museo donano loro opere alle famiglie del territorio comunale. L'intento è quello di far continuare gli effetti positivi dell'arte contemporanea alla base del progetto, nelle case dei residenti, in modo lento e continuativo. Dal 2013 il progetto si è orientato soprattutto sulle donazioni ai nuovi nati e ai locali pubblici.
Elenco donazioni "Arte nelle Case"
Parallelamente, è possibile percorrere anche un altro tour sul territorio attraverso le antiche borgate del Nevianese, quello sulle tracce degli "SCALPELLINI NEVIANESI", alla scoperta delle testimonianze scultoree lasciate nel tempo da questi squisiti artigiani della pietra, oggi quasi del tutto scomparsi. Le loro realizzazioni, in aggiunta alle straordinarie testimonianze scultoree di XII e XIII secolo apprezzabili nelle pievi di Bazzano e Sasso e in alcuni frammenti della chiesa di Mozzano, seguono la tradizione scultorea popolare che ancora oggi fa bella mostra di sè in alcune pietre dei più nobili edifici padronali del territorio. Tra gli esemplari più interessanti ricordiamo l'architrave della Corte Mazzini a Canale di Scurano, i cantonali della Corte Zanetti a Lodrignano, i cantonali di Palazzo Boselli a Lupazzano e una pietra reimpiegata nella pieve di Scurano.