Daniele Comelli è stato uno dei pochi scalpellini locali che si è meritato un posto nella memoria collettiva, insieme a Giosuè Delfante di Scurano (si ricordano un caminetto scolpito, una croce lapidea intagliata, un busto d'uomo), Luigi Monica di Neviano (1924-1999) e Azelio Ubaldi di Carzeto di Neviano (1923; 0184). I suoi capolavori si trovano nel suo paese, Vezzano di Neviano, che oltre alla Fontana Monumentale, vanta un considerevole monumento all'Alpino (0182). Tra le altre opere ricordiamo le formelle scolpite sul Monumento alla Resistenza di Sasso (0180-0181) e la Madonna che verso la fine degli anni Duemila è stata trafugata dalla maestà che s'incontra all'ingresso del centro abitato di Neviano degli Arduini provenendo da sud.
Durante gli anni Venti del XX secolo Comelli progettò, costruì e scolpì la Fontana Monumentale di Vezzano per dedicarla a Basinio Basini (1425-1457), che si riteneva essere il più illustre figlio di Vezzano. Basini era un importante poeta umanista che ebbe tal fortuna presso la corte dei Malatesta a Rimini da essere sepolto in una tomba sul fianco del Tempio Malatestiano, come ancora oggi si può vedere. In seguito si seppe che le sue origini erano nella vicina Tizzano Val Parma. L'epigrafe, elegantemente incisa in un marmo cuspidato, recita: "A Basinio da Vezzano insigne poeta umanista nel V centenario. Il natio paese memore. MCDXXV - MCMXXV". Le placche metalliche appilicate ai lati dell'incisione solennizzano il messaggio. La fontana propriamente detta si compone di tre gruppi scultorei principali: due leoni ai lati (sulla scorta delle usanze romane di collocare i leoni ruggenti all'ingresso di alcune tombe nobiliari e poi ripreso dal mondo Romanico per "custodire" gli ingressi delle Cattedrali) e la lupa che allatta Romolo e Remo alla sommità, chiaro tributo al Ventennio Fascista in cui l'opera fu realizzata. Completano l'opera due bassorilievi (il primo con il mascherone dalla cui bocca esce l'acqua della fontana, due pesci e due teste di leone; il secondo con una cartagloria appena al di sotto della lupa), due mensole leonine a sorreggere la lapide di Basini e tre vasche per l'acqua.
 
Immagine 5730183- Fontana Monumentale di Vezzano (Neviano degli Arduini), particolare
1925
Arenaria/stone
Collocato in/where: Vezzano
Pubblicato in: M. C. Curti, Svelato il "segreto" della fontana di Vezzano, è dedicata ai Caduti, ma era sorta per onorare un poeta umanista del '400, in "Corriere di Parma", Natale 1995, pp. 57-59.
 
 
 
 
 
Daniele Comelli ottobre 1957 Monumento ai caduti di Sasso0180- Monumento alla Resistenza di Sasso (Neviano degli Arduini), particolari
Ottobre 1957
Arenaria/stone
Collocato in/where: Sasso, rotatoria
Dopo la Seconda Guerra Mondiale Comelli iniziò a ricoprire la carica di Assessore presso il Comune di Neviano degli Arduini, compito che lo impegnò per oltre 20 anni.In questo contesto si colloca la realizzazione dei due bassorilievi per il Monumento alla Resistenza di Sasso. 
 
 
Immagine 558

>0182- Monumento agli Alpini di Vezzano (Neviano degli Arduini), particolare
1967
Arenaria/stone
Collocato in/where: Vezzano

L'opera, donata dallo scultore al Paese, è un raro esempio di monumento agli Alpini scolpito a tutto tondo presente nelle nostre colline. Tipologicamente simile è la scultura del vettese Agostino Guazzetti, collocata nella non lontana Vetto (Re) e scolpita nel 1998. Per l'Alpino di Vezzano, Comelli ricevette la croce di Cavaliere della Repubblica, onorificenza concessagli dall'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e dal Presidente del Consiglio Aldo Moro e consegnatagli durante l'inaugurazione del monumento. L'opera è dedicata "Agli Alpini, Artiglieri Alpini, Genieri Alpini e tutti i caduti per la patria" (come recitano le lettere applicate al monumento), presenta un elegante podio sul quale l'Alpino svetta ieratico e orgoglioso, con le mani appoggiate sulla testa della picozza saldamente infissa nel terreno. Divisa e cappello completano l'abbigliamento. Alle sue spalle la stele commemorativa si eleva per alcuni metri e termina con la scultura a tutto tondo di un'aquila che con le ali spiegate sta per spiccare il volo verso l'infinito. A lui è dedicata la via centrale di Vezzano. Riposa nel camposanto della medesima frazione.